Il ritorno di
Tonino da bari
Lega, Matarrese presidente: "Da oggi si cambia"
8/8/2006
L'ex presidente della Figc ha ottenuto al sesto scrutinio 26 voti su 39. Matarrese era gia' andato vicino all'elezione alla quinta votazione quando si era fermato a quota 25, un voto sotto il quorum richiesto.
Antonio Matarrese è il nuovo (anzi, di nuovo) presidente della Lega Calcio.Spetterà a lui traghettare l'associazione di via Rosellini in attesa che, una volta approvato il nuovo regolamento, la scelta ricada su un manager esterno.
Al termine della quarta votazione (la sesta considerando l'assemblea del 26 luglio), il neopesidente ha ottenuto 26 voti (giusto il quroum necessario) su 39. Sarà lui, ex presidente della Lega prima e della Federcalcio poi, a traghettare l'associazione nel dopo-scandalo, in attesa che, una volta approvato il nuovo regolamento, la scelta ricada su un manager esterno.
PALADINO DELLE PICCOLE
"Sono stato amareggiato e ho sofferto in silenzio, ma vi dico subito che voglio ridare dignità e rispetto alla Lega perché ho un programma ambizioso e degno di questa responsabilità. Io sono patrimonio del calcio italiano", ha commenta a caldoMaterrese.
Che mostra di avere le idee ben chiare. Da oggi, assicura, "si cambia".
Eletto dalle società "piccole", si mostra subito il loro paladino: "In Lega i grandi non mangeranno più i piccoli. Prima erano in pochi a decidere, erano due o tre, ma da oggi tanti presidenti sono diventati maggiorenni, ci saranno più equilibri e rispetto reciproco", scandisce il neo presidente.
Che, parlando del ddl per la trattazione collettiva nella vendita dei diritti televisivi, averte il governo: "Qualsiasi provvedimento va deciso con noi. Non è consentito a nessuno decidere per la Lega".
Un lungo discorso quello di Matarrese, che non ha risparmiato frecciate all'indirizzo del commissario della Figc, Guido Rossi, uno che "ha avuto la fortuna di vincere i Mondiali e adesso però deve cominciare anche a lavorare".
A Rossi, Matarrese promette collaborazione, ma non certo sudditanza. "Non portiamo in Federazione - chiarisce - il nostro regolamento per farlo approvare. Noi vogliamo vedere anche le loro carte e vogliamo confrontarci. Non dobbiamo svilirci, i terremoti servono per ricostruire, con serietà e umiltà. Mi sono adoperato per evitare il commissariamento e la mortificazione della Lega. Dobbiamo purificarci e guardare avanti".
"TROPPA FRETTA NELLE SENTENZE"
Quanto alle sentenze di Calciopoli, per Matarrese "ci voleva più tempo per emettere le prime sentenze e poi il calcio bisogna conoscerlo, non si può entrare con presunzione.
Certamente non sono felice di vedere una squadra come la Juventus in serie B. Lo scudetto all'Inter? Se la società è felice per il tricolore assegnato lo sono anch'io. È stato costituito un comitato di saggi che ha deciso così e noi rispettiamo questa decisione".
All'elezione di Matarrese si è arrivati dopo diverse giornate di tensioni e di caos. La Lega, retta provvisoriamente da Cellino, sembrava volersi affidare a Massimo Moratti, che però avrebbe accettato solo un incarico provvisorio di "traghettatore" in attesa della rifondazione. Tramontata quell'ipotesi, anche per mancanza di consensi, per evitare il commissariamento, minacciato da Guido Rossi, c'era da trovare una nuova guida effettiva.
Quello di Antonio Matarrese (nato a Bari il 4 luglio 1940) è in realtà un ritorno: vice di Galliani, era stato già al vertice tra il 1982 e il 1987, prima di diventare presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio da quello stesso anno al 1996, e anche vice presidente della Uefa e della Fila, nonché deputato della Democrazia Cristiana.
Fonte
www.panorama.it
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